Avremmo preferito lasciare al campo della maggioranza questo basso profilo di polemiche politiche, tuttavia una risposta all'attacco mosso dal PDL, nella persona di Zanibelli, appare d'obbligo.
La prima domanda che ci poniamo è: ma la commissione di garanzia non era solo un mero organo consultivo di relativa importanza?
Perchè allora tanto attaccamento a questa posizione da parte del PdL?
Forse perchè è importante assicurarsi che nulla cambi nell'universo delle partecipate?
In modo particolare può esserlo forse per chi ha contribuito fino a ieri a creare questa situazione?
La rigida candidatura di Boldi alla Presidenza mirava appunto ad avere un occhio esterno, veramente libero da ogni tipo di interessi.
Le dichiarazioni del PdL dimostrano chiaramente il loro netto attaccamento alla vecchia ideologia politica. Chi è opposizione vota contro e chi è maggioranza a favore. Nulla di nuovo e di inatteso per noi.
Superfluo dire che il Movimento 5 Stelle non fa parte della maggioranza, quindi Boldi non si dimetterà dalla Presidenza della commissione di garanzia.
Nella dichiarazione di voto fatta da di Feo (che alleghiamo),è chiaro come la fiducia alle linee programmatiche sia stata una scelta di corenza: molti punti sono in sintonia col nostro programma e, seppur con diversi dubbi su tempi, modi e reale intenzione della maggioranza di volerli realizzare, ci sembrava sbagliato non votare i nostri stessi progetti.
Ciò ovviamente non ci impedirà di opporci con forza a tutto quello che riterremo sbagliato e non in linea con quanto deciso di volta in volta dal Movimento.
Insomma, la solita, vecchia politica.
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