Intervento del Portavoce Comunale Manuel Draghetti (M5S) sul Bilancio Preventivo 2021.
Nel leggere il DUP sembra di vivere in una città meravigliosa. Chi ci vive, però, può toccare con mano il gap tra ciò che viene raccontato e ciò che, quotidianamente, si percepisce
Questo è un bilancio preventivo copia e incolla di quelli degli scorsi anni. Vero che il 2020 è stato molto particolare e vi è stata una paralisi delle attività “ordinarie”; tuttavia, non posso non riscontrare come il sopire di questa amministrazione sia una costante, di anno in anno, con promesse continuamente riproposte, senza un concreto balzo in avanti.
Critico la previsione di oltre tre milioni di alienazioni. Quando mai è capitato e quante possibilità ci sono che capiti nell’anno in corso? So già la risposta dell’Assessore: inserite alcuni investimenti finanziati con alienazioni perché non è possibile prevedere l’utilizzo dell’avanzo nel bilancio preventivo, così che possiate poi, con le variazioni in corso d’anno, cambiare l’origine dei finanziamenti, modificando i proventi previsti da alienazioni con proventi pescati dall’avanzo. Questa pratica non può però giustificare la totale irrealtà degli investimenti che, puntualmente, giusto per avere qualche titolo, vengono finanziati da alienazioni. I vostri piani sono totalmente infattibili, testimonianza è il fatto che, ogni anno, ci ritroviamo a discutere degli stessi investimenti, delle stesse opere, degli stessi progetti, mai realizzati. La raccomandazione che, nuovamente, sono a farvi è quindi quella di fare bilanci di previsione che siano realistici!
Entro nel merito del bilancio:
1) Innanzitutto, il ruolo di Crema nel Cremasco: qual è l’azione che, lei, Sindaco ha compiuto in questi anni per creare una vera unità del territorio? Qual è l’indirizzo politico (non partitico) che Crema, in qualità di capofila del territorio, ha proposto, condiviso e coltivato? Qual è stato, ad esempio, il ruolo di Crema nella grottesca vicenda del forno crematorio di Spino d’Adda? Anche queste sono scelte territoriali. Dice di sì, senza una visione o un approfondimento, e poi si ritratta per soddisfare le esigenze elettorali del Comune di Spino? Sia chiaro, sono contento che l’ipotesi del forno crematorio a Spino d’Adda sia saltata, ma in tutto questo come ha agito il territorio? E il suo ruolo, in qualità di Sindaco della città capo-comprensorio? Sulla vicenda del forno sono stati spesi tempo, soldi e risorse umane per l’implementazione di un progetto, poi finito nel nulla, da parte di società partecipate pubbliche. Un progetto ritirato, che rimarrà nel cassetto. Intanto, si sa, paga Pantalone…
Il modus operandi delle società partecipate del territorio, avallato da voi, è quello di fare progetti dispendiosi, senza l’opportuno coinvolgimento dei cittadini e degli attori coinvolti.
Si affronta la pianificazione territoriale in modo miope e non condiviso. Peccato che poi questa incapacità ricada sui cittadini, anche con possibili danni erariali. Una brutta pagina per il nostro territorio.
2) Passo poi ad un veloce commento sul personale del Comune: i recenti pensionamenti impongono una riflessione su ulteriori assunzioni, ma che siano di qualità, soprattutto nel settore ufficio tecnico e verde urbano. Porto come esempio la figura di un dipendente che sia un tecnico specializzato nel settore del verde, così che possa realizzarsi quel salto di qualità in questa materia, più volte richiesto, ma mai realizzato.
3) Ancora, capitolo Università: un progetto, Ex.O., che vedremo se potrà godere dei contributi del bando di Fondazione Cariplo. Tuttavia, sembra essere un po’ una scatola vuota. Oppure, troppo piena, a seconda dei punti di vista. Comunque, inefficace. Nelle intenzioni c’è dentro di tutto, senza un filo logico conduttore. Il progetto ERCAM è messo in stand by, scritto solo su qualche slide giusto per non dar troppa parvenza della rassegnazione dell’Amministrazione su un progetto che avrebbe potuto davvero rilanciare il territorio, come unicum a livello nazionale. ERCAM era ricerca pubblica, partnership con privato, innovazione e internazionalizzazione. Non c’è stato abbastanza sforzo di condivisione da parte dell’Amministrazione: non ci avete creduto abbastanza e avete preferito percorrere formule già viste, ma poco sfidanti. Lei, Signor Sindaco, durante una Commissione, rivolgendosi al sottoscritto, ha fatto una battuta dicendo che anche i sanpietrini di piazza Duomo conoscono ormai cosa sia la Ricerca operativa. La invito ad uscire dalle piazze e dai pavimenti fatti di sanpietrini. Non creda che con quattro comunicati stampa o incontri assolutamente sporadici possa far comprendere agli stakeholders interessati le potenzialità di questa disciplina e del progetto, già a stadi avanzati, che si racchiude nell’acronimo ERCAM. Forse i comunicati o qualche incontro sporadico le servono ad auto-celebrarsi leggendo il proprio nome su qualche articolo, ma non è quella la strategia per condividere una progettualità in cui si crede veramente. Avete deciso di mollare la presa e ne prendo atto, con un velo di dispiacere.
Si cita poi questo fantomatico “hub dell’innovazione”, senza che si capisca cosa debba fare, cosa contenga, quali siano i protagonisti. Innovazione: un’etichetta e niente di più.
L’unico settore dell’innovazione su cui si sarebbe dovuto investire e che avrebbe messo le basi per avere trasversalità ed unicità, ovvero OptLab, non ha una prospettiva certa, se non quello della chiusura a Crema.
La considerazione che, in dieci anni, questa Amministrazione ha avuto dell’Università rasenta lo zero.
Sono sufficienti le fotografie del tetto nei progetti che ho acquisito recentemente con accesso agli atti per capire lo stato dell’arte: vengono i brividi… quale e quanta manutenzione negli anni?
Quanto interesse da parte del Comune di Crema e da parte di ACSU, di cui il Sindaco di Crema è Presidente? Come si sono interfacciati i soci di ACSU? Hanno avuto un ruolo proattivo o sono stati seduti per anni senza definire progetti e programmi sfidanti?
Inoltre, non ho visto nessun cenno alla possibilità di installare sul tetto pannelli fotovoltaici, nonostante vi sia un’enorme superficie da poter utilizzare. L'innovazione parte anche dalla sfida Green e della sinergia tra struttura fisica e contenuto. Il futuro parla di Comunità energetiche e non prendere in considerazione le importanti metrature di questa copertura è assurdo e miope. Non si prendono in considerazione nemmeno le linee guida nazionali ed europee per poter essere in scia agli obiettivi 2030. Solo questo sarebbe sufficiente per togliere il termine innovazione da questo hub.
C'è inoltre una frase assolutamente sbagliata nel progetto. A pagina 7 dell'allegato A3 si legge “Questa conformazione in pianta ha determinato che, in passato, si sia ragionato in termini di utilizzo dell’immobile considerandolo come due unità indipendenti una dall’altra. Questo ha fatto in modo che l’ala “B” sia rimasta inutilizzata per anni nonostante si presti a molteplici utilizzi di carattere didattico e/o terziario. Mentre l’ala “A” ha avuto nel corso del tempo vari sviluppi a partire soprattutto dall’intervento studiato dall’Università di Milano che ha comportato un nuovo riassetto della struttura.”
Ciò non è vero: tutto l'edificio è sempre stato utilizzato per le attività di ricerca e di didattica del dipartimento di informatica e nessuno in passato ha mai ragionato in termini di utilizzo dell'immobile come se si trattasse di due edifici indipendenti. Solo adesso sta prendendo piede quest’idea pericolosa e certe ricostruzioni sbagliate del passato potrebbero essere funzionali ad accreditarla. Il motivo per cui l'ala B è rimasta inutilizzata è il crollo del tegolo nell'edificio adiacente, avvenuto nel 2009, con successiva dichiarazione di inagibilità di tutta l'ala. Proprio in quel periodo era in via di completamento il recupero dell'ala nuova, che era stato deciso dall'amministrazione Ceravolo intorno al 2002. In base ai progetti di quel tempo si sarebbe dovuta quindi avere una sede universitaria unica, comprendente entrambi gli edifici. Se non è andata così è stato a causa delle reazioni al crollo del tegolo, non di altri progetti "di carattere terziario". Anche dal punto di vista più prettamente tecnico ed architettonico certe scelte possono influenzare ed indirizzare verso determinati obiettivi.
L’impressione insomma è che si stia riducendo la nostra sede universitaria ad un mero luogo da riempire con diverse iniziative, senza un collante ed una visione strategica per la città.
Dal punto di vista dell’innovazione Crema ha enormi potenzialità per tracciare un percorso strategico per l’intero territorio. Purtroppo, pare che la volontà politica sia quella di essere subalterni a Cremona su questa partita, nonostante le nostre potenzialità, che si stanno però sempre più spegnendo, siano ottime.
4) Parliamo ora della morosità dell’ERP. Dopo aver toccato l’allucinante cifra di 603.000 € di morosità; dopo continue denunce da parte del Movimento Cinque Stelle; dopo che l’Assessore Gennuso ha dichiarato che negli scorsi anni, quando ad amministrare c’era già la Giunta Bonaldi 1, non è stato fatto nulla; dopo che sono state fatte operazioni contabili per eliminare parecchie morosità ormai ritenute inesigibili, facendo passare questa operazione come un recupero effettivo della morosità… ecco dopo tutto questo qualcosa vedo muoversi nella giusta direzione e, lasciatemelo dire, credo sia anche merito della forte insistenza negli anni su questa tematica da parte del mio gruppo. È finalmente emerso nell’ultima commissione un quadro chiaro della situazione attuale e qual è il percorso che l’Amministrazione vuole prendere per cercare di recuperare quella morosità ancora elevatissima. Certo, i numeri spaventano: al 31 luglio 2020 dei 297 alloggi occupati, 132 utenti risultano morosi e 165 non morosi. Quasi il 50 %. L’importante è che però ora si possa procedere come detto in Commissione, con un percorso lineare e preciso, per recuperare queste mancate entrate. Chiedo ovviamente che la commissione venga periodicamente aggiornata sulla situazione e sulle azioni in campo e i loro risultati.
5) Sempre rimanendo nel campo del sociale: nella relazione dell’Assessore Gennuso leggo, testualmente, che “Il Reddito di cittadinanza è una misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all'esclusione sociale.” Permettetemi una considerazione rispetto alle affermazioni, poco edificanti, che il primo cittadino ha rilasciato alla stampa qualche settimana fa sul RdC. Considerazioni totalmente errate, anche quelle numeriche e riguardanti percentuali, rispetto alle quali non si può ingannare nessuno. Il Reddito di Cittadinanza è uno strumento sociale che, soprattutto in epoca di pandemia, ha salvato dalla povertà milioni di famiglie e andrebbe incentivato, migliorato ed applicato nella sua interezza, non denigrato o deriso, con false argomentazioni, come ha fatto poco tempo fa il primo cittadino. L’attivazione dei PUC sta avvenendo in questo periodo nel nostro territorio dopo troppo ritardo. Molti altri Comuni erano già pronti ed attivi da tempo, addirittura prima del RdC, grazie al cosiddetto “baratto amministrativo” che il M5S ha sempre proposto a questa maggioranza, senza ottenere mai una risposta affermativa. È mancata quella spinta politica, prima di tutto del Comune di Crema, necessaria al braccio operativo Comunità Sociale Cremasca, per agire con più fretta nell’attivazione dei Progetti di Utilità Collettiva legati al Reddito di Cittadinanza.
6) Barriere architettoniche: caro assessore Bergamaschi, le ricordo “febbraio 2019”, il periodo che lei, in quest’aula, ha indicato come termine entro cui sarebbe stato pronto il PEBA. Dopo esattamente due anni, non se ne vede nemmeno l’ombra. I lavori dell’osservatorio, prodromici al PEBA, sono sfilacciati, senza una puntuale ricognizione delle attività necessaria. Manca la regia politica e i due assessorati di riferimento non hanno la capacità e l’autorevolezza per tracciare un percorso lineare e coerente per poter arrivare, in tempi brevi, a questo benedettissimo PEBA. Quando in Consiglio comunale vengono proposte azioni per iniziare un abbattimento puntuale di vistose barriere architettoniche in città, tutto viene sempre accantonato dicendo che serve adottare una progettualità ampia… e va bene! Ma il problema è che questa progettualità non esiste e tarda ad esserci. Allo stesso tempo, non prestate attenzione alle nuove opere che vengono realizzate: nella piazza Garibaldi sarebbero bastati 10 cm in più di larghezza nelle strisce che avete tracciato un po’ a casaccio nell’intera piazza, per permettere un più agevole passaggio a chi è in carrozzina; o ancora la barriera architettonica creata nei pressi del supermercato di recente costruzione Eurospin, che avete poi fatto rimuovere grazie ad una mia denuncia pubblica. Sembra, francamente, che sul tema delle barriere architettoniche ci siano molte parole, ma poca concretezza, con un continuo sopire da parte vostra.
7) Sempre nell’ambito sociale, ad un certo punto leggo nel DUP che “obiettivo dell’Amministrazione sarà quello di collaborare con i giovani della Consulta per promuovere dei momenti di formazione socio-politica per le nuove generazioni”. Un’avvertenza: cercate di starne fuori il più possibile da “momenti di formazione socio-politica” per le nuove generazioni perché potreste correre il rischio, magari involontariamente, di indirizzare verso una formazione più prossima alle vostre future liste elettorali. Fate lavorare i ragazzi a queste belle iniziative e non inserite frasi dubbie come questa in atti ufficiali.
8) Ancora: FINALPIA. Il mio gruppo, dopo che una nostra delegazione si è recata sul posto il 21 gennaio 2020, è stata la prima forza consiliare ad esprimersi sul futuro di Finalpia e a caldeggiare per un’alienazione di quell’immobile. Notiamo che ora anche altre forze consiliari sono del nostro avviso. Gli incontri che il Sindaco ha convocato per confrontarsi con gli attori cittadini del sociale non hanno esordito nel migliore dei modi: il primo incontro è stato totalmente infruttuoso, con lo spettacolo indecente di scaramucce e piccoli litigi tra i Presidenti dei CDA di due importanti realtà cremasche. Forse un ruolo, in questo, lo dovrebbe avere anche l’amministrazione e il sindaco, nel presentarsi maggiormente preparati a gestire certi tipi di incontri. Un po’ più produttivo è stato il secondo incontro dedicato alla disabilità. Spero che al termine di questi incontri ci possa essere da parte dell’Amministrazione la capacità di ascolto e confronto aperto con tutte le forze consiliari perché, se investiti bene sul territorio, i proventi derivanti dall’alienazione di Finalpia potrebbero davvero essere utili per la città, come patrimonio collettivo di tutti. Diversamente sarebbero buttati via milioni di euro dei cremaschi. Chiedo quindi davvero massima ponderazione e massima disponibilità all’ascolto ed al confronto.
9) Passiamo alla vicenda del bar del museo: ad oggi quel servizio non viene erogato per una scelta, poco oculata, della giunta di agire bruscamente ed in maniera dubbia, tanto che è ancora aperta una disputa in tribunale. Viste le vostre prodezze sui più disparati dossier, non mi stupirei se, alla fine, il tribunale dovesse darvi torto. Risultato attuale: la città è priva di un servizio essenziale.
10) Anche in ambito di riscossione dei tributi debbo ammettere che qualche problema c’è: troppo spesso la società di riscossione ICA compie errori nell’invio di avvisi di pagamento. In un’epoca digitalizzata come la nostra non dovrebbe capitare nemmeno una volta. Ho inoltre ricevuto anche diverse segnalazioni di mancate comunicazioni tra ICA e gli uffici comunali: quando viene effettuato un cambio di residenza i due enti non si parlano. Credo che nel 2021 questa cosa debba essere superata. Sono inoltre nuovamente a sollecitare soluzioni differenti per la riscossione, valutando anche la possibilità che, a farle, sia direttamente il Comune.
11) Vogliamo parlare di Sicurezza? Questo Consiglio comunale ha creato una “Commissione Sicurezza”, convocata due sole volte. Non smetterò mai di ripeterlo: è uno strumento che avete reso completamente inutile, quando potrebbe essere un luogo istituzionale e democratico per condividere idee, pratiche, suggerimenti tra tutte le forze consiliari e le forze di polizia locali. Ricordo che è il Sindaco che deve convocare questa commissione.
12) Parliamo ora di opere pubbliche:
- non credo di dover spendere troppe parole sulla manutenzione delle strade. Porto puntuali esempi concreti in ogni interrogazione nell'ambito dell'iniziativa "Le Sentinelle dei Quartieri". Situazioni impietose! Troppo poche le risorse destinate quest'anno rispetto alla situazione nella sua totale crudezza;
- piste ciclabili: non troppa diversa la situazione. Ciclabili non mantenute, abbandonate, che finiscono nel vuoto. Il reticolo ciclopedonale del Cremasco sembra in alto mare, finanziariamente e non solo. E non è accompagnato da un'analisi sulla funzione di ogni tratto: di completamento, di collegamento, di cicloturismo oppure percorso casa - lavoro o casa - scuola...??? Per una progettazione seria occorre capire quale funzione debba avere ciascun tratto. E questo manca. Altro fumo negli occhi;
- ciclabile per Campagnola: sono entrato in Consiglio nel maggio 2018 e sembrava che, da lì a breve, i cittadini potessero usufruirne. E l'anno dopo quella per Madignano e poi per Bagnolo. Siamo nel 2021 e nessuna di queste ciclabili è realizzata. Vediamo se questo sarà l'anno giusto per almeno una di queste. Rimando alla considerazione iniziale: questa amministrazione sopisce, auto-celebrandosi con bilanci preventivi mai realizzati; stessa cosa per le Mura Venete e la riqualificazione del mercato coperto di via Verdi. Ne sento parlare da quanto ero un semplice attivista ed erano Consiglieri comunali i miei predecessori Di Feo e Boldi. Sopite, sopite, sopite... E il tempo passa.
- velostazione: totalmente inutile per come è stata concepita, pure a pagamento. Ho protocollato una mozione e potremo discuterne ampiamente appena la tratteremo;
- asilo nido: se ne parla da troppo tempo ed è una necessità impellente. Mi torna alla mente, anzi al naso, l'odore di muffa così persistente nel magazzino quando andai a visitare la sede dell'asilo comunale di via Dante. La brutta pagina degli oneri di urbanizzazione mancati dalla Gerundo per l'ecomostro di via indipendenza è segno dell'incapacità di questa amministrazione di indirizzare l'azione amministrativa come e dove vorrebbe. Siete deboli. Ora si attingerà, ancora, dall'avanzo di amministrazione. E poco, se non nulla, si sa sul progetto: nemmeno l'ubicazione. E i tempi si dilatano ancora.
- vogliamo parlare poi del rifacimento del tetto della scuola materna dei Sabbioni? Dopo soli otto anni dalla sua realizzazione necessita già di manutenzione straordinaria. Quale manutenzione ordinaria in questi anni? Bizzarre le scuse che l'assessore Galmozzi ha rilasciato sul fatto che il tetto green sia poco adatto alle nostre zone. Forse l'unica cosa poco adatta qua è la capacità di saper amministrare con efficacia. Il 7 gennaio scorso ho fatto un accesso agli atti per avere tutta la documentazione, ma ad oggi zero risposte. Solo una gentile telefonata venerdì avuta con l'architetto Zorloni, al termine della quale ho ribadito la volontà di avere documentazione scritta su tutti i punti che ho richiesto nell'accesso agli atti: ci sono troppi interrogativi da chiarire.
- Una parentesi, visto che ho tirato in ballo l'assessore Galmozzi: le deleghe di Innovazione e Lavoro esistono? Sa, Assessore, che sono delle sue mani? Sono due settori spariti dall'agenda della nostra città e anche nella relazione sono presenti solo nel titolo della sua parte. Dopo mi si chiede perché la chiamo "Assessore fantasma".
- sottopasso Santa Maria: servono certezze sul sottopassaggio viale su viale che il mio gruppo sollecita fin dal primo momento. Per ora le idee sono ancora confuse. Si sarebbe dovuti arrivare all'inizio dei cantieri per il tracciato del sottopassaggio veicolare con il progetto di quello ciclopedonale viale su viale già pronto, così da integrarlo con i lavori. Invece siamo qua a parlare di poche risorse stanziate per arrivare ad avere, negli anni futuri, un progetto su questo aspetto, molto importante per la peculiarità del viale. Un impegno tardivo, fatto solo di parole e senza una prospettiva certa. Un'alternativa, solo momentanea, potrebbe essere la ciclopedonale che collegherebbe il parcheggio La Buca con la Colonia Seriana, ma anche lì, tutto tace. Ancora, andrebbe chiarita il prima possibile la modalità con cui il sottopassaggio sbucherebbe su via Gaeta, visto che in quei pressi sorgerà pure un nuovo, purtroppo l'ennesimo, supermercato. Altre colonne di traffico in vista? Non sapere ancora come sarà lo sbocco su via Gaeta è molto deficitario.
- ponte di via Cadorna. Mi auguro che, durante i prossimi interventi, la gestione del traffico possa essere migliore rispetto a quella durante la rilevazione dello stato di salute del ponte, prendendo in considerazione anche alcune proposte alternative: senso unico alternato per fasce orarie o a tempo alla sera, quando il traffico è molto basso e non avrebbe senso obbligare a circumnavigare Crema chi deve andare in una certa direzione.
La scelta, politica, di attivare un mutuo per quest'opera fondamentale è uno schiaffo per le future amministrazioni e per i cittadini. Questa è una priorità delle priorità e non è un bel segnale indebitare la città per sanare questa ferita di decenni di incuria. Si utilizzi l'avanzo di amministrazione e si attivino i mutui su altre partite.
- Sempre parlando di mutui, è totalmente fuori dalla realtà, in questo periodo storico, attivare un mutuo per mezzo milione di euro per le luci allo Stadio Voltini. C’è stata una Capigruppo in cui il Sindaco aveva chiesto condivisione sul dossier stadio e su come procedere. Un percorso iniziato con quella riunione e terminato lì. E ora ci ritroviamo un mutuo da mezzo milione di euro per questa cosa. Se a voi sembra una cosa corretta e in linea con la realtà attuale, a me francamente no.
Quante perdite avete avuto per vostra incapacità? Gestopark: circa 150.000 euro persi a causa dell’atto transattivo; così come 185.000 euro regalati a Sport Management, oltre a qualche decina di migliaia di euro come risarcimento a causa della mancata manutenzione di strade o rogge. Poteva saltar fuori la cifra necessaria per lo stadio, ad esempio...
13) Infine, l’Ambiente.
Prima una considerazione sull’attenzione con cui è stata scritta la relazione sull’ambiente: anidride carbonica scritta in una maniera oscena, soprattutto per un chimico come me: cobalto al quadrato al posto di anidride carbonica; oppure le tre righe relative alla rimozione dell’amianto sugli immobili comunali, così come altri passaggi, copiati esattamente dal dup dello scorso anno, compresi gli anni sbagliati. È questa l’attenzione e la serietà per l’ambiente? Serve un assessore dedicato solo a questo; serve la massima concentrazione su questa delega. Invece vedo molta disattenzione, a partire dalla scrittura della relazione.
- Intanto l’amianto sui tetti del mercato ortofrutticolo è ancora lì, da troppi anni. Da quando avete deciso di mettere l’area in stato di alienazione sono passati anni e avreste potuto effettuare le bonifiche necessarie: lo impone la relazione degli indici di degrado fatti da una ditta di tecnici specializzati (bonifica entro gennaio 2020). Bonificando l’amianto di quei tetti, avreste aumentato anche il valore di quell’area. E invece l’amianto è ancora lì; non solo lui, ma anche le attività che operano in quella struttura, con tutte le conseguenze del caso. Sapete che quell’area è difficilmente alienabile, ma non bonificate le quantità enormi di amianto presente e non trovate nemmeno un’alternativa a coloro che operano ancora in quella struttura. Ancora, sopite…
- Durante la discussione della mia mozione sugli eco-compattatori avevate detto che serviva un accordo territoriale per questa sperimentazione, che non va affatto a sostituire o influenzare la raccolta differenziata. Peccato non averne trovata menzione nella relazione dell'assessore.
- Vedo che si vorrà consolidare l'iniziativa dei contenitori degli oli esausti nella città. Una proposta, questa, avanzata dal M5S Cremasco. Consiglierei di prevederne l'installazione all'ingresso delle medie strutture di vendita e all'ingresso dei supermercati.
- Cestini portarifiuti: incrementarne il numero è necessario. Non si può utilizzare l'alibi che vengono utilizzati impropriamente da qualche zozzone per non metterne altri o addirittura toglierne. Senza cestini, gli zozzoni butterebbero i loro sacchi in fossi o canali. Per contrastare questi incivili, da punire in maniera esemplare e mettere alla gogna mediatica senza troppi problemi, servono altre strade: controlli, foto trappole, multe. Non si fa togliendo i cestini.
- Tavolo provinciale su inquinamento: che fine ha fatto? Studio epidemiologico per il nostro territorio: che fine ha fatto? C’è una mozione proposta dal mio gruppo e approvata a maggioranza da questo consiglio comunale che impegna la giunta ad attivarsi per queste due iniziative. Ad oggi tutto silente e non vi è minima traccia nella relazione assessorile all’ambiente. Disastro totale!
- Stessa cosa per quanto riguarda il progetto “Una pianta per ogni bambino nato”. Chiedo: è un’iniziativa fatta solo per sensibilizzare (non vorrei con un altro alberello osceno come quello presente ai giardini) o concreta, piantando un albero per ogni bambino nato? È previsto per legge e anche, dall’anno 2020, da una mozione approvata da questo Consiglio comunale e disattesa. Non applicate la legge…?
Insomma, siete fermi, immobili, galleggiate senza mettere a frutto le enormi potenzialità di Crema e dei Cremaschi, senza una chiara visione né un orizzonte, ma andando avanti a tentoni, con conseguenze negative per la città.
Per concludere, credo che questo sia un bilancio copia/incolla di quelli precedenti.
La vostra principale azione è riassumibile in: SOPIRE. Un consiglio? Svegliatevi.