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LGH-A2A: la sentenza dell’ANAC certifica il fallimento della vecchia politica

I Cremaschi, ancora una volta, pagheranno l'incompetenza e la superficialità dei partiti politici che li amministrano. Solo un anno fa la Bonaldi ci accostava a “bambini capricciosi” e definiva la nostra battaglia contro l’acquisizione di LGH da parte di A2A come “disinformazione” o “sciatteria”. Davanti a tanta supponenza e ben consci di essere dalla parte della ragione, a febbraio 2016 il M5S aveva presentato un esposto all’ANAC. Ora che pure l'ANAC ci ha dato ragione, sarebbe come sparare sulla Croce Rossa, se non addirittura su un carro funebre. Ci sarebbe da ridere, se la pelle e le tasche non fossero quelle dei cittadini.

L’ANAC ha bocciato in toto le modalità, ribadendo che si tratta di vendita e non di collaborazione o partnership e sentenziando, come è facile intuire, che una gara a livello europeo avrebbe garantito un maggior numero di partecipanti, permettendo di spuntare un prezzo migliore.

Con l'arroganza e isteria che la contraddistinguono, la Bonaldi ci disse anche che non ci sarebbero stati “conti salati”. Peccato che nella Commissione di Garanzia tenutasi ieri sera in comune a Crema, proprio il presidente Moro ci abbia confermato a pagina 61 del bilancio 2017 di SCRP lo stanziamento di un fondo di accantonamento di €695.000 per “sanzioni, spese legali, danno erariale”. A cosa saranno mai destinati questi soldi dei Cremaschi? Dato che questa operazione è stata portata avanti con la benedizione di consulenti vari, pagati profumatamente per avallare tale fallimento, vi è ora l’intenzione di rivalersi su di loro?

Intanto il Cremasco continua a perdere i pezzi: tutta la gestione della vicenda da parte di Moro e Bonaldi ha portato alcuni sindaci a dimettersi dal Coordinamento dell'area omogenea. Insomma, il solito fallimento totale di una operazione fortemente voluta dal PD.

Date le premesse, il M5S chiede le immediate dimissioni di Moro e di tutto il CdA di SCRP. Chiediamo, inoltre, a gran voce che non siano i cittadini, ma esclusivamente i partiti politici e i loro amministratori, a pagare di tasca propria, rivalendosi pure su chi, come i consulenti, tale operazione l’ha avallata.

Ufficio Stampa MoVimento 5 Stelle Cremasco

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