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MOZIONE SU REGOLAMENTO PER I GESSI DA DEFECAZIONE

Abbiamo presentato una mozione in Consiglio comunale per fare in modo che il Comune di Crema, alla stregua di molti altri Comuni del Mantovano e del Pavese, adotti un regolamento comunale che estenda le limitazioni già in essere per lo spandimento dei fanghi anche per lo spandimento dei gessi da defecazione. Ad oggi questi non hanno limitazioni e possono essere riversati in maniera incontrollata nei nostri terreni, senza controllo sulla quantità di idrocarburi o altre sostanze che contengono. I gessi da defecazione sono i fanghi trattati con calce ed acido solforico e, pur contenendo gli stessi possibili inquinanti dei fanghi, non sono soggetti a limitazioni.

Per questo i Comuni, in attesa di norme regionali e nazionali (già proposte dal Ministro Costa all’Ambiente e rigettate dai Ministri Centinaio e Bellanova all’Agricoltura), possono adottare regolamenti che equiparino i gessi da defecazione ai fanghi. I Comuni dove ciò è già avvenuto, da anni, non si sono visti impugnare alcun provvedimento, ma, anzi, hanno ricevuto il plauso da parte di ARPA ed ATS.


È infatti possibile mettere mano ai regolamenti comunali di tutela di salute pubblica, affinché siano previsti:

- almeno 500 metri di distanza per gli spandimenti anche dei gessi, oltre che dei fanghi, dai centri abitati e 200 metri dalle case sparse;

- indagini pedoagronomiche dei suoli pre e post periodo di spandimento di gessi e fanghi;

- tracciamento di tutti i fertilizzanti di tipo B (gessi di defecazione compresi);

- divieto di spandimento la domenica e i festivi e quando sono chiusi gli uffici ai quali i cittadini possono fare segnalazione di mancato rispetto.


Ognuno, compreso il Comune di Crema, deve fare la sua parte. Portiamo un esempio di ottimo regolamento comunale già adottato a Mariana Mantovana (MN).

Crema non è un Comune fortemente agricolo, ma un’iniziativa di questo tipo sarebbe importante per dare l’esempio e sollecitare tutti i Sindaci del territorio Cremasco, fortemente agricolo, a prendere iniziative simili. Per questo chiediamo anche di condividere la mozione e il successivo regolamento con tutti i Sindaci dell’Area Omogenea.

Dall’altro lato, rinnoviamo la nostra richiesta, già votata all’unanimità dal Consiglio comunale di Crema tramite una nostra mozione, dell'avvio di uno studio epidemiologico per il territorio Cremasco. Purtroppo, quella mozione è rimasta nel cassetto. Lo studio epidemiologico si configura come l’unico strumento scientifico per comprendere determinate correlazioni salute – ambiente e per pianificare lo sviluppo del nostro territorio. Le indagini legate all’inchiesto sui fanghi tossici nei campi, ad opera di aziende bresciane, che hanno interessato anche i nostri terreni, sono partite proprio da evidenze rese note dallo studio epidemiologico di quel territorio. Sarebbe miope non insistere in questa direzione da parte di chi dovrebbe essere capofila di un territorio importante come il Cremasco.

A livello regionale gli assessori Rolfi e Cattaneo invece che scaricare la colpa sempre sugli altri dovrebbero da subito bloccare il turismo dei rifiuti e in particolare dei fanghi che dalle altre regioni arrivano in Lombardia. Più di 500.000 tonnellate, corrispondenti agli escrementi di oltre 6 milioni di persone, oltre a quelle di 10 milioni di persone della nostra Regione. Inoltre, portino finalmente in conferenza stato /regione la richiesta di tracciabilità dei gessi così come avviene per i fanghi.

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