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NUOVO STATUTO DI CREMA: "UNA SCONFITTA UNANIME"

"Nel nuovo testo, approvato all'unanimità nella riunione consiliare del 14 febbraio, poco o nulla cambia rispetto a prima. Non siamo soddisfatti" dichiara Alessandro Boldi, portavoce candidato Sindaco del Movimento 5 Stelle Cremasco, alle prossime amministrative.

"A parole è stato riconosciuto da tutti il valore di stimolo che ha avuto il Movimento 5 Stelle durante i lavori della commissione, ma nei fatti, non una delle sedici proposte che abbiamo presentato è stata approvata: né i Referendum cittadini, né la revoca dell’eletto, né il diario di lavoro degli assessori, né le riprese della giunta, nulla di nulla, se non due paroline ("bilancio partecipato") che messe come sono messe e senza un regolamento attuativo, non significano nulla".

Il referendum è rimasto di tipo Consultivo, ovvero uno strumento privo di efficacia, senza vincoli per il Consiglio Comunale, e con delle barriere insormontabili (si parla di raccogliere 1500 firme in 3 mesi per accedere alla consultazione).

"Sono stati fatti solo pochi passi in avanti verso il nostro obiettivo, la democrazia diretta e partecipata, che rimane anni luce distante".

Continua il Boldi, "questa politica infatti ha ancora paura della Partecpazione, non capendo che essa è l’unica opportunità di cambiamento nel nostro sistema amministrativo".

"La conseguenza, però, è che per altri dieci anni, periodo di validità del nuovo Statuto, i cremaschi non conteranno nulla.

Noi del Movimento locale siamo qui per adempiere alla nostra principale missione: diffondere notizie come questa per far uscire Crema dal torpore indotto da anni di cattiva politica, e far sì che la gente possa andare a votare con consapevolezza e non più alla cieca".

"La battaglia per la Partecipazione è appena cominciata.”

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