Piano delle Performance: quali strategie per il futuro?
In questo periodo di crisi, il MoVimento 5 Stelle Cremasco ritiene doveroso verificare se e come i nostri politici si sono fatti carico di condividere, con una assennata gestione della pubblica amministrazione, i sacrifici ai quali i privati cittadini sono quotidianamente sottoposti.
Abbiamo, pertanto, fissato la nostra attenzione sul cosiddetto “Piano delle Performance”, predisposto dall’amministrazione comunale, e sulle deliberazioni che lo hanno riguardato. Si tratta del “Piano” grazie al quale vengono stabiliti i parametri per l’elargizione dei premi destinati ai dipendenti e dirigenti comunali e, quindi, pagati da noi cittadini.
Gli amministratori dovrebbero, per logica, legare l’attuazione del piano, cosi come l’ammontare complessivo del premio, alla verifica della situazione economica che stiamo vivendo.
Nel caso specifico, pur non avendo soldi in cassa e in presenza di una disastrosa crisi economica, l’amministrazione di Crema ha deciso di elargire ai propri dipendenti ben € 50.000,00 per l’anno 2012.
Dopo una attenta analisi, abbiamo notato con sconcerto che gli “obiettivi straordinari” assegnati non hanno alcun carattere di straordinarietà, ma riguardano semplicemente progetti e/o servizi correlati con la normale operatività cui deve far fronte la normale forza lavoro del Comune, applicando il normale impegno. Inoltre, dall'analisi dei risultati, il 72% degli stessi indicatori rivela che i vari uffici e i relativi dipendenti hanno dovuto gestire eventi, pratiche amministrative, masse economiche uguali o in decremento rispetto all'anno precedente.
Pertanto, il MoVimento 5 Stelle si domanda se esistono delle motivazioni tali per cui, prescindendo dalla reale meritorietà e da un reale aumento della produttività dei dipendenti comunali, questi dipendenti debbano essere premiati, soprattutto in un momento come quello attuale, dove sono sempre più numerosi i casi in cui dipendenti di aziende private decidono di tagliarsi parte dello stipendio, per permettere alla propria azienda di sopravvivere.
Medesime considerazioni possono essere effettuate a riguardo del bonus ai dirigenti (che attualmente riguarda 4 posizioni), per i quali il bonus a consuntivo per l’anno 2011 è stato complessivamente pari a € 38.524,23, compreso fra un minimo di € 8.136,31 e un massimo di € 10.418,62 per singolo dirigente. Pertanto, pur con una autoriduzione del 10% rispetto a quanto elargito nel 2011, possiamo stimare che l’ammontare di tale bonus sia quantificabile in almeno € 30.000,00 per il 2012.
A tutto ciò, bisogna aggiungere € 10.000 che il Comune è costretto a spendere per i due membri esterni, facenti parte dell'organo di valutazione.
In sintesi, la politica dei bonus viene a costare ai cittadini circa € 100.000,00 all’anno. Il MoVimento ritiene ormai inaccettabile questa consuetudine e si attende che l'amministrazione comunale, in base alla discrezionalità che le compete in materia, riconsideri l'ammontare di tale fondo per il 2013, soprattutto alla luce della grave crisi economica e le conseguenti difficoltà al mantenimento dell'attuale standard dei servizi resi ai cittadini.
E' al quanto stridente che per i cittadini cremaschi alcuni servizi comunali dovranno essere soppressi o limitati e nel contempo vengano elargiti bonus ai dipendenti e dirigenti comunali. Ma, soprattutto, riteniamo non tollerabile che si destinino importanti risorse economiche per alimentare una politica di bonus che appare ingiustificata nei fatti e non coerente con le difficoltà economiche della nazione e l'insostenibile livello raggiunto dalla pressione fiscale. Ci aspettiamo, dunque, che l'amministrazione dia un esempio concreto in prima persona: il Comune di Crema deve intraprendere una strada differente per l'esercizio 2013, ad esempio, rivedendo i fondi destinati ai premi, se non addirittura valutare l’opportunità di sospendere in attesa di tempi migliori la politica dei premi. Certamente, dovranno essere adottati indicatori che consentano una vera politica premiante all'interno della macchina comunale.
I sacrifici quotidianamente sopportati dai privati cittadini devono essere condivisi da tutti, in prima persona dalla pubblica amministrazione, che per troppi anni ha vissuto in una condizione di assoluto privilegio; un serio programma incentivante deve essere elargito solo a seguito di una performance straordinarie, in quanto per il lavoro ordinario esiste già lo stipendio.