Il M5S Cremasco capisce che non sia semplice, per chi amministra, schierarsi contro certi status quo interni alla macchina pubblica, ma questo non giustifica l'additare come demagogico e qualunquista chiunque voglia cercare di cambiarli. Pertanto, sconsigliamo di impartire lezioni di «cultura amministrativa», specialmente quando è evidentemente che la stessa Amministrazione non è aggiornata.
Il Sindaco Bonaldi forse non si è accorta che da ormai 7 (sette) mesi è entrata in vigore una legge dello Stato che ha riformato il sistema del fondo incentivi, che nel Comune di Crema è rimasto fermo a una legge vecchia di oltre vent’anni.
Il Regolamento comunale deve essere interamente riscritto, in quanto la legge 114/2014 attualmente vigente ha introdotto:
- il divieto di corrispondere incentivi in favore di dirigenti, stante l’onnicomprensività del relativo trattamento economico;
- una diversa suddivisione del fondo per la progettazione e l’innovazione, in base alla quale il 20% del fondo dovrà essere destinato all'acquisto da parte dell'ente di beni, strumentazioni e tecnologie funzionali a progetti di innovazione [...];
- per la restante parte del fondo, è stabilito che il regolamento ne disciplini la ripartizione tenendo conto delle responsabilità, della complessità delle opere e all'effettivo rispetto dei tempi e dei costi previsti, addirittura con espressa previsione di decurtazione degli incentivi in caso di mancato rispetto degli stessi;
- in particolare, la legge vigente esclude espressamente che l’incentivo possa essere corrisposto per le attività manutentive (asfaltature) ed esclude che sia corrisposto per lo svolgimento di attività proprie della qualifica funzionale ricoperta.
A fronte di tali elementi, è chiaro a chiunque che i nostri dubbi circa la ratio e l'effetto della norma siano fondati.
Perché se la "progettazione e direzioni lavori" di opere pubbliche è parte integrante delle mansioni basilari dell'area tecnica, e come tale è correttamente renumerata nella retribuzione base, bisogna incentivarla con ulteriori benefici economici regolamentati da un tariffario percentuale?
Tutto questo non comporta il rischio che venga scelto/realizzato un progetto più costoso rispetto ad altri?
Ebbene, è evidente come i recenti aggiornamenti normativi tentino proprio di rivedere questi aspetti ed è altrettanto evidente che la disciplina della materia di responsabilità del Comune sia fortemente carente rispetto alla normativa statale e per questo il M5S Cremasco chiede un intervento immediato.
Altra domanda, circa la discrezionalità della Comune, che la legge ha lasciato immutata: se la Giunta Ceravolo, con la delibera 2006/00148 del 26/04/2006 ha "preso atto" di una modifica alla normativa di riferimento ed "ha ritenuto" di elevare la percentuale massima dall' 1,5 al 2 % (con un incremento sulle singole percentuali che variava dal 30% al 50%), non sarebbe possibile con la stessa discrezionalità abbassare nuovamente tale percentuale?
Obiettivo del M5S non è "sparare" né nel mucchio, né contro qualcuno in particolare, né sulla Croce Rossa, ma portare a conoscenza dei cittadini una normativa sbagliata. Pertanto, il M5S Cremasco attende, oltre a risposte specifiche su questi punti, anche il necessario e doveroso adeguamento del Regolamento comunale alla legge vigente.
Ufficio Stampa MoVimento 5 Stelle Cremasco
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