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Quando il consiglio comunale "gioca" a fare il Parlamento

Sono trascorsi ormai vari mesi dall’insediamento del nuovo Consiglio Comunale di Crema e numerose sono state le sedute consiliari, ma sino ad oggi ben poco è stato fatto per Crema ed il Cremasco e questo, secondo noi, anche perché, troppe volte, gli argomenti trattati in Consiglio ben poco riguardavano il nostro territorio ed i suoi abitanti.

Ci riferiamo, ad esempio, al recente susseguirsi di mozioni presentate dai Consiglieri Lottaroli e Bettenzoli, dal Consigliere Torazzi e, nuovamente, dal Consigliere Bettenzoli riguardanti, rispettivamente, l’eliminazione dell’I.M.U. e l’introduzione di una tassa patrimoniale, gli aiuti governativi per le zone terremotate e i tagli alle spese militari, che ci permettiamo di definire quanto meno “fuori tema”, anche se forse sarebbe meglio definire con una battuta “fuori Crema”.

Non avendo, noi del Movimento 5 Stelle Cremasco, esperienze politiche precedenti, possiamo solo pensare che queste interpellanze, che comporteranno infinite discussioni e dibattimenti tra i consiglieri, siano state fatte al solo scopo di dare visibilità ai loro proponenti, quasi fossimo in una permanente, personale, campagna elettorale, praticamente in un territorio distante anni luce dai problemi di Crema.

 “Troviamo sbagliato che all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di Crema vengano inseriti argomenti per i quali il Consiglio stesso non ha competenze decisionali in merito, soprattutto in un’azione solitaria” denuncia il Consigliere Alessandro Boldi. “Non riusciamo ad accettare che vengano anteposti ad argomenti che interessano direttamente Crema e che devono essere affrontati e risolti subito, materie che invece competono ad altri organi istituzionali nazionali, sulle cui decisioni il comune di Crema non può avere voce in capitolo”.

Prosegue il collega Christian di Feo. “Con questo tipo di mozioni rischiamo solo di rallentare i lavori e distogliere l’attenzione da quelle che sono le priorità del Comune e del territorio Cremasco. Considerate che, se per ogni mozione si apre un dibattito, ad ogni Consigliere spettano dieci minuti, quindici minuti per i Capigruppo e cinque minuti per la dichiarazione di voto. Se poi ripartiamo la cosa su più Consigli, a conti fatti, quanto tempo dobbiamo attendere per poter discutere, decidere e contribuire a tematiche che porteranno al vero cambiamento e sviluppo di questa città? O vogliamo che le decisioni spettino solo alla Giunta e il Consiglio si diverta a giocare al Parlamento?

Conclude di Feo: “Chiediamo, pertanto, che la maggioranza e l’opposizione di sistema tornino ad interessarsi dei cittadini che li hanno eletti e si ricordino delle promesse fatte loro nella recente campagna elettorale, smettendo di sprecare risorse e tempo in argomenti improduttivi e tornando a dedicarsi attivamente a quelle che sono le vere esigenze del territorio. Il Movimento vigilerà affinché ulteriore tempo prezioso non venga nuovamente sprecato.

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