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Risposte a Italia Nostra: Il Parco del Serio

Siamo assolutamente concordi sul fatto che il Parco del Serio rappresenti una delle potenzialità inespresse di questa città.

Siamo contenti quindi di vedere tramite il PGT che almeno nelle intenzioni questa zona dovrà essere resa più accogliente e fruibile dalla cittadinanza.

Riteniamo però che questa nuova accessibilità non debba corrispondere ad una forte cementificazione, quanto all’installazione di strutture mirate e di poco impatto ambientale/paesaggistico, ad una migliore pulizia e tutela dell’area (argini e rive, versamenti,ecc..), e ad un ripopolamento della fauna fluviale.

A questo proposito è importante per noi sottolineare che l’aiuto dei cittadini sarà fondamentale, così come sarà fondamentale “l’ascolto” da parte degli enti comunali preposti alle varie segnalazioni; come anche in altri ambiti della città, infatti, ci sono già giunte segnalazioni sul difficile “dialogo” che il cittadino “volenteroso” si trova ad avere nei confronti della macchia comunale.

Il PGT

Assolutamente no, non abbiamo bisogno di altre scatole vuote di cemento!

Come dimostra anche l’osservazione al PGT a suo tempo da noi depositata in Comune a Crema.

Chiariamoci, il PGT ha degli ottimi spunti, dalla nascita di diversi spazi “verdi”, prima fra tutte la Green Way, che attraverserebbe parte della città, per passare alla riqualificazione del Parco del Moso e del Serio, oppure anche il carattere a servizio pubblico degli Stalloni, la rete ciclabile potenziata, ecc..

Tutto questo però non può essere esclusivamente subordinato alla costruzione di una massa incredibile di unità abitative, che difficilmente verranno “riempite”, stando alla situazione attuale degli appartamenti sfitti a Crema.

Sarà fondamentale, per noi, capire quante di queste unità abitative saranno costruite all’interno della rete urbana e quante all’esterno con conseguente consumo di territorio agricolo.

A proposito degli sfitti, infine, nel nostro programma è presente la proposta di aumentarne la tassazione, in modo da disincentivare questa eccessiva presenza di appartamenti inutilizzati in città.

Stalloni

Le direttrici per quest’area devono essere la riapertura alla cittadinanza e il mantenimento dei beni culturalmente rilevanti. Lungo queste direttrici, noi chiediamo che l’Amministrazione presenti delle alternative realizzabili legalmente ed economicamente e faccia scegliere alla cittadinanza tramite consultazione diretta.

Ex-Kennedy

E’ importante, secondo noi, tenere conto di quanto sarebbe il beneficio “sociale” che darebbe un’operazione di questo genere e quali sarebbero gli “oneri” per la città.

Le condizioni che riteniamo necessarie affinché possa avvenire un cambio di destinazione d’uso dell’area dovrebbero essere:

_Un incremento significativo dei posti in RSA nella nuova struttura (che attualmente non c’è)

_Preservare le caratteristiche architettoniche dell’attuale struttura (vincoli storici)

_Per quanto possibile lasciare gli alloggi per autosufficienti in centro-città.

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