Durante il Consiglio comunale di lunedì 11 aprile 2022 la maggioranza consiliare ha dato il peggio di sé riguardo alla mozione del M5S Cremasco, a firma Manuel Draghetti, per chiedere che anche le commissioni consiliari siano trasmesse in streaming. Una richiesta tanto logica e semplice, che pare impossibile non sia stata accolta da chi si professa trasparente e a favore della partecipazione dei cittadini solo a parole. La mozione era stata protocollata il 22 luglio 2021, dopo diverse sollecitazioni formali, cadute nel vuoto, del Consigliere Draghetti per svolgere sempre lo streaming delle commissioni, oltre che delle sedute del Consiglio comunale. Questa pratica era già stata utilizzata durante la fase più recrudescente della pandemia, non è vietata espressamente dal regolamento del Consiglio comunale e dal punto di vista tecnico gli uffici sono già preparati, senza alcune difficoltà tecnica. Manca solo la volontà politica. La giunta e la maggioranza consiliare avrebbero potuto adottare per tempo la puntuale modifica al regolamento negli ultimi 10 anni di governo, o almeno da luglio 2021, dopo che la mozione era stata protocollata.
Non c'è stata la volontà, nemmeno durante l'ultima seduta del Consiglio comunale, quando Draghetti ha fatto un accorato appello a tutti i Consiglieri comunali per un ultimo atto da approvare all'unanimità: i tempi tecnici ci sarebbero stati per effettuare questa modifica. Sarebbe stato un segno di diversità delle classiche dinamiche politiche a cui siamo abituati: in campagna elettorale maggioranza e minoranze avrebbero votato insieme un atto per favorire la trasparenza e la partecipazione dei cittadini.
Tuttavia, ancora una volta, l'arroganza della maggioranza ha prevalso rispetto al buon senso. Stendiamo poi un velo pietoso sul capogruppo del PD Jacopo Bassi, che, a nome della maggioranza, dice di trovare ragionevole ed utile la proposta, ma non lo ha voluto approvare perché i tempi tecnici non ci sarebbero stati. Mente, sapendo di mentire: la mozione è stata discussa dopo 9 mesi dal protocollo (il Regolamento del Consiglio comunale impone al massimo tre mesi entro i quali vanno discusse le mozioni dal loro deposito) e la loro inerzia è lì da vedere.
La trasparenza e la partecipazione dei cittadini sono fondamentali per il Candidato Sindaco Manuel Draghetti e per tutto il M5S Cremasco: grazie a noi, ad esempio, nella scorsa consiliatura è stato introdotto lo streaming del Consiglio comunale e abbiamo sempre compiuto ogni sforzo per fare da cerniera tra le istituzioni e i cittadini. Questa maggioranza va mandata via dal governo di Crema il prima possibile, per la loro arroganza e supponenza, che dimostrano in maniera sempre più forte ad ogni occasione.
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