La situazione del centro natatorio di Crema si fa sempre più grottesca. Pensare che, ancora una volta, sono i soldi dei cittadini, ad essere a rischio: 35.000 € già finiti nel nulla e 150.000 € che rischiano fortemente di essere regalati senza ritorno ad una società privata. A cui si aggiungono 6.700 € più IVA per le spese legali attuali, che probabilmente lieviteranno nelle prossime settimane e mesi vista la situazione di incertezza totale.
Dal Comune ora vengono chiesti impegni precisi a Sport Management. Perché gli stessi impegni non erano stati chiesti e scritti nero su bianco quando venne deciso che il Comune potesse essere un benefattore nei confronti di una SPA? Quella che oggi chiede impegni precisi è la stessa Giunta che, qualche mese fa, si intestardì nel portare avanti una strategia dannosa per quanto riguarda i soldi dei cittadini e per i servizi erogati alla cittadinanza? Quei soldi come faranno ad arrivare da una società nella situazione economica, non proprio idilliaca per usare un eufemismo, in cui si trova Sport Management?
Basterebbe un mea culpa da parte del Sindaco e dell'intera Giunta per ristabilire la verità di un'operazione senza capo né coda.
Imboccare, si spera inconsapevolmente, un tale vicolo cieco, per mantenere aperta la piscina durante un mese estivo (con pochissimi ingressi e servizi erogati assai scadenti) è un'ulteriore segnale dell'incapacità amministrativa di questa Giunta. Se vogliono evitare altre brutte figure politiche, oltre a quelle già ampliamente portate avanti, chiedessero scusa ai Cremaschi e invocassero discontinuità rispetto alle "strategie" fallimentari perpetuate, con insistenza, fino ad oggi da loro stessi.
In questo ginepraio creato dalla Giunta, la matassa non è affatto semplice da sbrogliare. Tuttavia, sono tre i passaggi fondamentali per uscirne: liberarsi di Sport Management da Crema; proseguire con la redazione di un piano di rilancio realistico e sostenibile del centro natatorio coinvolgendo, prima di tutto, i lavoratori; effettuare una seria valutazione per una possibile gestione diretta da parte del Comune, se sostenibile economicamente.
Queste sono le tappe da percorrere per salvare il salvabile, dopo i disastri firmati da tutta questa Giunta, nessuno escluso.
La responsabilità è tutta politica e anche questo tassello si aggiunge al lungo elenco di buchi neri che questa Giunta ha generato in città.
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