Passando davanti al nostro Palazzo comunale abbiamo notato che alla finestra dell’ufficio del Sindaco spicca per la sua assenza la - un tempo - tanto dibattuta “Bandiera della Pace”. Come mai? Gli obiettivi per cui era stata esposta sono stati raggiunti e quindi ora è superflua? Non entrava sufficiente luce in ufficio a causa di essa? O forse è andata persa in lavanderia?
Oppure il Sindaco ha deciso di essere coerente con la linea del suo partito, che appoggia convintamente il perdurante invio di armi e che in Europa si è trovato concorde nel votare il regolamento ASAP per finanziare l'industria militare con 500 milioni del Pnrr sottraendoli di fatto a progetti per la sanità, l'istruzione o la transizione energetica? Noi del M5S Cremasco crediamo che esporre una tale bandiera abbia un valore preciso, così come toglierla comporti il significato opposto. Quali sono state le considerazioni che hanno guidato il nostro sindaco nella scelta di rimuoverla? Ma, soprattutto, la cittadinanza sarà concorde con questa rimozione? Oggi, con il riacutizzarsi del conflitto nei territori israeliani e palestinesi, quella bandiera assume un valore ancora più denso. Rinnoviamo l'invito al Consiglio comunale di discutere la mozione sulla Pace già proposta dal nostro gruppo mesi fa. Il primo passo per convergere verso una pace mondiale è parlarne, discutere, senza la paura di essere accusati filorussi o filopalestinesi. La pace non ha nazionalità e bisogna iniziare ad avere il coraggio di parlarne!
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