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POLITICHE PER IL VERDE URBANO: SERVE UN CAMBIO DI PASSO!

Sono passati tre anni dal taglio degli alberi di via Bacchetta: circa 30 bagolari sanissimi ridotti in legna da ardere. La città si era mobilitata, in maniera trasversale e compatta, con oltre 1300 firme raccolte in pochi giorni per dire NO ad uno scempio evitabile, giustificato accampando scuse collegabili solo alla mancata manutenzione decennale delle strade. L'arroganza di Bonaldi e Bergamaschi ha però avuto la meglio, in quel caso, quasi quegli alberi fossero roba loro. Paradossalmente oggi anche qualcuno che si era schierato contro il taglio, in particolare il "finto-verde" Ardigò sostiene il mandante di quell'operazione. L'Assessore regionale Foroni, vogliamo ricordarlo, ha dichiarato nero su bianco che non era stato valutato nemmeno nella maniera corretta l'impatto di quel taglio indiscriminato: era stato sottostimato, evitando così il passaggio obbligato dalla Commissione Ambiente. Il candidato sindaco Manuel Draghetti e il gruppo del M5S Cremasco vogliono ricordare quel giorno triste di tre anni fa, quando, per la prima volta a Crema, vennero sbarrate strade da autovetture della polizia quasi temessero azioni violente da parte dei cittadini. L'unica azione violenta era stata quella della Giunta nei confronti di quegli alberi, a differenza delle manifestazioni pacifiche dei Cremaschi. Lanciamo ora alcune proposte reali per il verde urbano: un pacchetto di misure concrete che può portare Crema ad essere una cittadina davvero verde. 1. Fondamentale un Piano del Verde, adottato ormai da tantissimi Comuni, ma non ancora presente a Crema. Una mappatura di tutto il verde presente in città è essenziale per pianificare; fino ad ora è stato realizzato solo un censimento del verde parziale sulle alberature pubbliche. Sapere quali alberi mettere e dove, nei parchetti, lungo viali, in parcheggi, cimiteri, nelle aree esterne è fondamentale e si può fare solo attraverso un piano del verde. 2. La realizzazione del Regolamento del verde pubblico e privato è un'altra promessa mancata di 10 anni di amministrazione, nonostante tanti impegni presi in Consiglio comunale su sollecitazione di Draghetti. Probabilmente arriveranno a presentare a pochi giorni dalle elezioni un regolamento inadatto, non studiato né condiviso con nessuno, che non riguarderà il verde privato: un pannicello caldo. Serve scrivere nero su bianco che sono obbligatorie compensazioni reali (anche dal punto di vista economico del valore delle piante) e non fittizie laddove si debba intervenire come estrema ratio con l'abbattimento di alberi. 3. La manutenzione ordinaria del verde e degli alberi, scarsissima se non assente durante 10 anni di Giunta Bonaldi, è un ulteriore tassello fondamentale: potare correttamente gli alberi, innaffiarli e curarli sono aspetti imprescindibili, ma non scontati almeno per questa amministrazione. 4. Infine, la direzione che il Comune deve prendere, in maniera progressiva, è la realizzazione del prato armato nei parcheggi presenti in città: recuperare il suolo, eliminando le colate di cemento a cui siamo abituati, ma facendo sì che suolo, aria e acqua siano in contatto, con una permeabilizzazione del suolo nei confronti di aria e acqua. Si avrebbe un terreno adatto allo scopo di parcheggio, con l'erbetta che sbuca dalle aperture, e si garantirebbe un ciclo di vita completo di nuove piante che potrebbero essere messe a dimora. Abbiamo individuato diverse aree di parcheggi, solo alcuni esempi, per un totale di circa 20.000 mq che potrebbero ospitare circa 500 nuove piante, sottoservizi permettendo, grazie al prato armato, mantenendo lo stesso numero di parcheggi, ma garantendo frescura ed ossigenazione là dove parcheggiamo le nostre autovetture. L'obiettivo che ci poniamo è di andare ben oltre il 5% del rapporto tra superficie verde e superficie totale di un Comune per definirlo "verde". Crema fino ad oggi ha vissuto di improvvisazione e trascuratezza per quanto riguarda il verde urbano: invertire la tendenza è uno dei nostri obiettivi.

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