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REPLICA AL SINDACO BERGAMASCHI SULLA PACE

24 febbraio 2022: inizio del conflitto in Ucraina.

5 novembre 2022: il M5S Cremasco organizza un flash mob a favore della pace e per chiedere al Parlamento uno stop all'invio perdurante di armi e all'incremento della spesa bellica. Contestualmente, viene presentata una mozione e si chiede ai Consiglieri comunali eletti di portare un dibattito in Consiglio per votare un atto di indirizzo nei confronti della Giunta finalizzata, tra le altre cose, ad esporre il drappo della Pace.

La maggioranza internamente ne discute, ma non riesce a trovare un punto di caduta, tanto che la mozione non approda in Consiglio e si registrano frizioni.

Solo il 10 novembre, e non ad inizio conflitto in terra Ucraina, come specificato dal primo cittadino nella sua risposta, il Sindaco decide di esporre, per sua scelta personale, la bandiera, ma evita di portare il dibattito nella casa dei cittadini, perché sul tema "si confrontano diversi approcci e sensibilità" (cit.). Forse qualcuno ha preferito evitare di mettere in imbarazzo la sua maggioranza. Se il fine fosse stato comune, il dibattito lo avrebbe esaltato e valorizzato.

La Pace è una cosa seria signor sindaco e il particolare contesto internazionale meritava un dibattito consigliare già mesi fa. Oggi ancora di più.

La Pace è una cosa seria e non la si lascia in mano agli umori di un sindaco.

A fine settembre 2023 (da almeno il 20 settembre) la bandiera scompare dal palazzo comunale. Più di tre settimane dopo, il M5S fa notare la cosa. Dalla risposta del sindaco apprendiamo che per il lavaggio e asciugatura di una bandiera sono necessari più di 20 giorni.

La Pace è una cosa seria, signor sindaco.

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