Ecco, finalmente possiamo ascoltare la voce del PD: Alloni tuona e grida allo scandalo. Con sprezzo del
ridicolo definisce l’opera di denuncia portata avanti dal Movimento 5 Stelle come “un attacco
vergognoso”.
Da maturo funzionario “di sinistra” abituato a veder confluire nelle casse del Suo partito, da sempre,
ingenti somme provenienti dai finanziamenti pubblici non si pone alcun problema etico ed afferma: “Il
Pd è il datore di lavoro di Piloni che viene rimborsato in quanto tale.[..] E fa come fanno tutti i datori di
lavoro di tutti i consiglieri a Crema e in tutta l’Italia intera”.
Prima di tutto non è cosi: anche a Crema, sono pochissime le aziende dei Consiglieri Comunali che
attualmente chiedono il rimborso.
Inoltre, signor Alloni, ci spieghi bene che cosa intende quando afferma che il PD è come una azienda
privata.
Cosa accomuna il Partito Democratico ad un'altra qualsiasi azienda privata?
Lei conosce altre aziende private che incassano regolarmente quattrini dallo stato per i rimborsi
elettorali?
Le sono note altre aziende che senza ricavi provenienti dalla propria iniziativa imprenditoriale possono
mantenere funzionari e dipendenti?
Il Suo partito-azienda si è mai misurato sul mercato per sudarsi i propri ricavi?
C'è chi suda i propri guadagni e chi, invece, incassa e sperpera.
Inutile lamentarsi e fare l'indignato: il Suo partito è stato beccato con le mani nella marmellata!
E’ cosi preso a difendere a spada tratta il suo operato che si dimentica di spiegare ai cittadini perché il
Suo partito non solo chiede il rimborso, ma lo chiede per un numero di ore che risulta in discordanza
con gli orari degli incontri ufficiali e/o lavorativi realmente sostenuti e in orari apparentemente
incompatibili con una normale attività lavorativa.
Al PD chiediamo un gesto di dignità che dia il senso dei valori morali che dice di rappresentare: invece di
sprecare tempo ad arrampicarsi sugli specchi chieda scusa, rinunci al rimborso o faccia dimettere il
suo caro (doppiamente caro) Piloni. Se così non fosse, valuteremo di presentare in Consiglio una
mozione di sfiducia: a quel punto sarà la maggioranza tutta che dovrà prendersi la
responsabilità UFFICIALE del perseverare di questo grottesca situazione
Ufficio Stampa MoVimento 5 Stelle Cremasco
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