Giovedì 17 febbraio il candidato Sindaco Manuel Draghetti, insieme agli attivisti Enrico Boldi e Mario Verardi, ha incontrato una delegazione del comitato degli inquilini delle case popolari.
Un incontro cordiale e molto proficuo, che ha permesso di mettere a fuoco le principali problematiche e le possibili soluzioni ai tanti problemi delle case popolari e della gestione ALER. Come M5S Cremasco abbiamo monitorato accuratamente il tema delle case popolari, sotto diversi aspetti, da diversi anni. Tre sono le direttrici d'azione: 1. La manutenzione ordinaria. È intollerabile che ALER sia così inerte rispetto alle esigenze quotidiane degli alloggi popolari che gestisce (359 dei quali di proprietà comunale). Mantenimento del verde pubblico, pulizia e sistematica attenzione alle esigenze degli inquilini devono essere in cima alle priorità del gestore. Ancor più intollerabile è l'atteggiamento del Comune di Crema, a sua volta inerte nel sollecitare ALER a mantenere fede agli impegni di concreta gestione e mantenimento degli alloggi popolari. Non esiste più nemmeno un Consigliere comunale delegato ai rapporti con ALER. La politica non può non presidiare con attenzione il rispetto della convenzione con ALER e per questo ci proponiamo di creare una delega assessorile dedicata ai rapporti con ALER. 2. La manutenzione straordinaria. È l'altro aspetto fondamentale da presidiare, rispetto a cui sia Comune che ALER non stanno dando risposta. Il Consiglio Comunale votò una mozione del M5S Cremasco per impegnare la Giunta a sollecitare ALER nella predisposizione di un piano complessivo sfruttando il Superbonus 110%. Ad oggi nulla si è mosso a Crema e il tempo stringe: non sarà che ALER voglia evitare di assumersi la responsabilità in questo progetto? E il Comune si fa sfuggire questa opportunità, che diminuirebbe le emissioni inquinanti ed aumenterebbe il valore del proprio patrimonio? 3. La morosità. Su tale piaga, il M5S Cremasco pone l'attenzione da molti anni. Accanto alla morosità incolpevole, da aiutare anche con forme di baratto amministrativo in cui chi viene aiutato restituisca alla collettività un po' di volontariato, quella colpevole va aggredita. È una questione in cui l'etica si intreccia con la giustizia sociale: chi può pagare deve farlo! Il lassismo del Comune di Crema ha fatto sì che la morosità per gli affitti delle case popolari abbia raggiunto, ancora, una cifra superiore a 600.000€. La convenzione con ALER rinnovata a giugno 2020 non ha portato i risultati attesi, essendo troppo blande le migliorie introdotte, come noi denunciammo all'epoca. Serve un atteggiamento dell'Amministrazione deciso e non sottomesso ad ALER, affinché la gestione di un patrimonio comunale sia corretta e protesa alla tutela del bene collettivo. Abbiamo trovato nel comitato incontrato un interlocutore importante con cui condividere tutte queste tematiche ed altre, per rimettere al centro del dibattito politico anche il tema della casa, bistrattato da chi governa la città ormai da 10 anni. I programmi saranno tutti uguali anche su questo tema, ma è la credibilità l'elemento da considerare: quella di Bergamaschi e della Giunta uscente, che ha governato per 10 anni continuativi Crema, è sottozero.
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