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M5S CREMASCO: CON NOI VERE POLITICHE AMBIENTALI!

Il M5S Cremasco reputa surreale la proposta fatta da una delle troppe finte liste civiche a sostegno del candidato Bergamaschi di creare un assessorato ad hoc per le politiche ambientali. Hanno avuto 10 anni di tempo per mettere mano ai regolamenti e creare un assessorato unico ambientale, ma non l’hanno fatto e ora vengono a sbandierare questa proposta a tre mesi dal voto.

Come M5S Cremasco abbiamo sempre proposto e portato in Consiglio comunale questa proposta, organizzativa, per permettere di rimettere l’ambiente al centro, anche dell’organigramma della Giunta e dell’amministrazione.

Ecco di seguito solo alcune tematiche ambientali che abbiamo proposto nel corso degli scorsi anni e che riproponiamo ora alla città:

1) Crema non può permettersi di avere un’unica centralina per il rilevamento degli inquinanti, tra cui PM 10 e PM 2.5, in una zona al di fuori del traffico, in un giardinetto di via XI febbraio a San Bernardino. A Crema servono centraline mobili, autorizzate da ARPA, per un monitoraggio diffuso degli inquinanti in città, compresa la situazione all’ora di punta nelle zone scolastiche e a maggior presenza di autoveicoli. Per pianificare serve prima di tutto una consapevolezza reale e diffusa della situazione della città.

2) Grazie alle numerose pressioni del M5S Cremasco erano stati acquisiti negli anni precedenti gli indici di degrado dell’amianto presente ancora sulle strutture e sugli immobili di proprietà comunale. I circa 1600 m2 di amianto presenti sulla copertura del mercato ortofrutticolo erano stati classificati nel 2018 con un indice di degrado pari a 60, ovvero “SCADENTE”, da tenere monitorato e bonificare entro 1 anno, perché superiore a 45. Siamo nel 2022 e non è avvenuta nessuna bonifica, né monitoraggio successivo e nemmeno uno spostamento delle attività che ancora lì operano. Dobbiamo mettere in sicurezza quelle attività, spostandole altrove, in luoghi adatti e funzionali, oltre a rimuovere l’amianto da quell’area, di proprietà comunale, senza accampare scuse che è un’area in stato di alienazione.

3) Vogliamo far tornare il gambero di fiume nostrano nel nostro fiume Serio, così come gli inglesi sono riusciti a riportare le balene nel Tamigi, dopo un’attenta e massiccia opera di bonifica del fiume. Non è possibile rassegnarsi all’idea del nostro fiume alla stregua di un terminale cloacale. Serve valorizzarlo, bonificarlo, renderlo un’attrazione turistica e naturalistica. Due sono le azioni che ci proponiamo di portare avanti: da un lato un coordinamento immediato e ben strutturato di tutti i Sindaci dei Comuni attraversati dal fiume Serio, da monte a valle, affinché vi sia una comunicazione in tempo reale di tutto ciò che accade nelle acque del nostro fiume. Dall’altro lato è fondamentale l’utilizzo di droni per individuare e sanzionare in maniera enorme i responsabili di troppi sversamenti di sostanze inquinanti nel nostro fiume.

4) Una battaglia del nostro gruppo è da sempre lo svuotamento delle vie del centro storico, tra porta Serio e porta Ombriano, di mezzi pesanti per la distribuzione delle merci. Con il M5S Cremasco alla guida della città, Crema avvierà uno studio per realizzare dei depositi merci al di fuori del centro storico, così che il collettame da distribuire sia trasportato da piccoli mezzi elettrici a zero emissioni ai singoli esercizi commerciali delle vie centrali. L’amministrazione ha perso l’occasione di due aree che sarebbero state adatte per questa idea: l’area della cioccolateria (mai aperta) a Porta Serio e quella dell’ex distributore a Porta Ombriano.

5) Il problema delle nutrie è di carattere ambientale e sanitario. Al di fuori delle mura della città, i cittadini residenti nelle frazioni esterne vivono quotidianamente la presenza eccessiva e sempre crescente di nutrie e delle loro carcasse. Crema deve farsi portavoce di tutti i Comuni dell’Area Omogenea per portare ai tavoli di Regione e Provincia il problema in maniera convinta e unitaria.

6) Su proposta del M5S Cremasco, il Consiglio comunale di Crema aveva votato all’unanimità una mozione per favorire le Comunità energetiche nel nostro territorio. Ad oggi nulla si è mosso: zero progettualità da parte dell’Amministrazione, se non qualche slogan di alcune liste. La possibilità di creare Comunità energetiche per autoprodurre energia e condividerla con altri soggetti pubblici e privati è una delle azioni rese possibili dalla legge nazionale delle comunità energetiche voluta dal M5S nazionale. A Crema abbiamo intere aree sfruttabili e adatte a questo scopo, come quella dell’Ex-Università da riqualificare, vicina ad imprese, enti pubblici e zone residenziali di Crema con persone che vivono situazioni di povertà energetica. Nel progetto di riqualificazione Ex.O di un’ala dell’Università non sono stati nemmeno previsti pannelli fotovoltaici sui tetti e vogliono parlare, senza agire, di Comunità energetiche? Oppure ancora sono utilizzabili i tetti del mercato coperto.

7) Il trasporto pubblico locale dev’essere ripensato, con punti snodali di parcheggi in cui siano presenti piccole corriere elettriche e gratuite capaci di trasportare persone in centro. Solo così si possono creare le condizioni affinché il centro storico di svuoti dai veicoli, non solo pedonalizzando le piazze. Serve un trasporto pubblico efficace ed efficiente, ad impatto zero e gratuito.

Il tema ambientale sta molto a cuore al M5S Cremasco, siamo stati forse gli unici ad introdurlo in maniera così massiccia nella consiliatura che sta per concludersi e in quella precedente. Dev’essere un filtro da utilizzare per qualsiasi decisione, per programmare e pianificare interventi che tengano conto anche di dati epidemiologici, riguardanti la salute umana, caratteristici di Crema e del nostro territorio.

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